Ma la precedenza no !
Si sa che muoversi in bicicletta a Belluno è un problema. Molti rinunciano perché non ci sono ciclabili che consentono di spostarsi in sicurezza. E quando ne viene costruita una si fa di tutto per scoraggiarne l’uso.
La ciclopedonale di via Tiziano Vecellio è un esempio da manuale: 400 metri di sviluppo (con il progetto di prolungarla fino a via Fiammoi) con 7 passi carrai, tre intersezioni con strade pubbliche, una tettoia per chi aspetta l’autobus che si mangia metà ciclopedonale.
E’ larga appena 2.20, spazio che devono dividersi pedoni e ciclisti nei due sensi di marcia.
Percorrere una ciclopedonale così senza fare danni ai pedoni o essere investiti è un miracolo.
Una cosa positiva però c’era: i ciclisti avevano la precedenza sulle auto. Almeno ti evitava di fermarti ad ogni intersezione. Ma a qualcuno è sembrato un privilegio esagerato, tant’è che hanno deciso di installare i famigerati archetti ad ogni intersezione con strade pubbliche: l’ennesimo ostacolo in un percorso già problematico che convincerà molti a tornare in statale o riprendersi l’auto. Complimenti per l’iniziativa.